Approccio alimentare e nutraceutico alla pre-ipertensione

Prevenzione dell’ipertensione

La pre-ipertensione e l’ipertensione lieve sono condizioni di salute che richiedono un’attenzione particolare per prevenire complicazioni a lungo termine. L’ipertensione arteriosa è uno dei più importanti fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari, la principale causa di morte precoce in Europa. Pertanto, la Società Europea di Cardiologia e dell’Ipertensione sottolineano l’importanza di correggere eventuali errate abitudini dietetiche e comportamentali in quei soggetti con livelli subottimali di pressione arteriosa per cui non è necessario un trattamento attivo con farmaci antipertensivi. Tuttavia, è fondamentale notare che l’ipertensione franca (valori >140/90 mmHg) necessita di una terapia farmacologica, e l’uso di eventuali nutraceutici deve essere valutato dal medico curante per evitare interferenze. Questo articolo esplora come specifici alimenti e nutrienti possano aiutare a mantenere la pressione arteriosa sotto controllo nelle persone con familiarità e predisposizione, supportati da evidenze scientifiche.

La problematica dell’ipertensione

Cos’è l’ipertensione?

L’ipertensione è una condizione caratterizzata da una pressione arteriosa persistentemente elevata. Si parla di pre-ipertensione quando i valori della pressione sono compresi tra 120-139 mmHg per la sistolica e 80-89 mmHg per la diastolica. Quando i valori superano questi limiti, si entra nel range dell’ipertensione lieve.

Implicazioni nel medio-lungo termine

Se non trattata, l’ipertensione può portare a gravi complicazioni come malattie cardiovascolari, ictus e insufficienza renale. La prevenzione e la gestione precoce sono quindi essenziali per evitare queste conseguenze a lungo termine.

Incidenza in Italia

Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, circa il 30% della popolazione italiana adulta soffre di ipertensione, con una crescente incidenza tra i giovani. Questo rende fondamentale la promozione di stili di vita sani e l’adozione di strategie nutraceutiche.

L’importanza dello stile di vita

Uno stile di vita sano, che include una dieta equilibrata e l’esercizio fisico regolare, è fondamentale per prevenire l’ipertensione. Gli alimenti e i nutrienti giusti possono fare la differenza nel mantenere la pressione arteriosa sotto controllo.

Alimenti benefici per la pressione arteriosa

Tè verde

Il tè verde è ricco di catechine, potenti antiossidanti che hanno dimostrato di ridurre la pressione arteriosa. Una meta-analisi pubblicata su “Nutrition Journal” ha evidenziato che il consumo regolare di tè verde può contribuire a una significativa riduzione della pressione sistolica e diastolica.

Infuso di karkadé

L’infuso di karkadé (o ibisco) contiene vitamina C, nota per la sua forte azione antiossidante, inibisce il tono della muscolatura liscia e svolge inoltre un effetto diuretico. Studi hanno mostrato che il consumo di questo infuso può ridurre la pressione arteriosa nei pazienti con pre-ipertensione e ipertensione lieve.

Cacao

Il cacao è una fonte eccellente di flavonoidi, composti che migliorano la funzione endoteliale e abbassano la pressione arteriosa. Una revisione sistematica pubblicata su “The Cochrane Database of Systematic Reviews” ha confermato che il consumo di cacao ricco di flavonoidi è associato a una riduzione della pressione sanguigna.

Succo di barbabietola

Il succo di barbabietola è ricco di nitrati inorganici, che vengono convertiti in ossido nitrico nel corpo, aiutando a dilatare i vasi sanguigni e abbassare la pressione arteriosa. Una meta-analisi su “Hypertension” ha riportato che il consumo di 220 ml di succo di barbabietola al giorno può ridurre significativamente la pressione sistolica.
Data la difficoltà frequente a reperire l’ortaggio fresco, è possibile trovare in commercio un succo pronto biologico lattofermentato

Succo di melograno

Il succo di melograno è un’altra bevanda benefica, grazie ai suoi antiossidanti che migliorano la salute vascolare. Studi clinici hanno dimostrato che il consumo regolare di succo di melograno può contribuire a ridurre la pressione arteriosa.

Semi di lino

I semi di lino sono ricchi di lignani e acidi grassi omega-3, nutrienti che hanno effetti positivi sulla pressione arteriosa. Una meta-analisi su “Journal of Hypertension” ha evidenziato che l’integrazione con semi di lino può portare a una significativa riduzione della pressione.

Nutrienti essenziali per il controllo della pressione arteriosa

Acidi grassi polinsaturi Omega-3 (PUFA)

Gli omega-3 PUFA (Polyunsaturated Fatty Acids) sono noti per i loro effetti benefici sul sistema cardiovascolare. Agiscono riducendo l’infiammazione, migliorando la funzione endoteliale e abbassando la pressione arteriosa. Una revisione pubblicata su “American Journal of Hypertension” ha mostrato che l’assunzione di omega-3 PUFA può ridurre la pressione arteriosa, migliorando la salute cardiovascolare complessiva.

Fibre solubili

Le fibre solubili aiutano a migliorare la salute cardiovascolare e a ridurre la pressione arteriosa. Esempi includono l’avena, l’orzo e i legumi. Una meta-analisi su “Hypertension” ha indicato che una dieta ricca di fibre solubili è associata a una riduzione della pressione sistolica e diastolica, oltre a migliorare il metabolismo glucidico e lipidico.

Potassio

Il potassio è fondamentale per la regolazione della pressione arteriosa. Agisce in sinergia con il sodio nel corpo, mantenendo un equilibrio attraverso la pompa sodio/potassio. Studi hanno dimostrato che l’aumento dell’assunzione di potassio può contribuire a ridurre la pressione arteriosa.

Magnesio

Il magnesio è essenziale per molte funzioni corporee, compresa la regolazione della pressione arteriosa. L’assunzione di magnesio chelato, una forma più biodisponibile del minerale, è particolarmente efficace. Scopri quali sono i tipi di magnesio chelato in questa pratica guida 
Studi hanno dimostrato che l’integrazione di magnesio può contribuire a ridurre la pressione arteriosa.

Deficienze nutrizionali e fattori di rischio

Deficienze nutrizionali, sovrappeso e deficit di singoli micronutrienti come folati, riboflavina, vitamina C e vitamina D sono considerati fattori di rischio nello sviluppo dell’ipertensione. Correggere queste carenze può essere un passo importante nella prevenzione dell’ipertensione e nella promozione della salute cardiovascolare.

Nutraceutici per la prevenzione dell’ipertensione

Resveratrolo

Il resveratrolo, un antiossidante presente nell’uva rossa e nell’estratto di Polygonum cuspidatum, ha dimostrato di avere effetti benefici sulla pressione arteriosa e sull’insulino-sensibilità. Studi clinici suggeriscono che il resveratrolo può migliorare la funzione endoteliale e ridurre la pressione.

Licopene

Il licopene, presente nei pomodori, è un potente antiossidante che può aiutare a ridurre la pressione arteriosa. Una meta-analisi su “Molecular Nutrition & Food Research” ha evidenziato che il licopene può abbassare significativamente la pressione sistolica e diastolica.

Picnogenolo

Il picnogenolo, un estratto di corteccia di pino marittimo francese, riduce lo stress ossidativo e la Proteina C-reattiva. Studi clinici hanno mostrato che il picnogenolo può migliorare la salute vascolare e abbassare la pressione.

Coenzima Q10

Il coenzima Q10 nella sua forma ubichinolo, più biodisponibile, è un antiossidante che può migliorare la funzione cardiaca e ridurre la pressione arteriosa. Agisce come scavenger dei radicali liberi e riduce l’ossidazione delle LDL. Una revisione pubblicata su “Journal of Human Hypertension” ha confermato che l’integrazione con coenzima Q10 può portare a una riduzione della pressione sistolica e diastolica.

Isoflavoni di Soia

Gli isoflavoni di soia hanno effetti positivi sulla salute cardiovascolare e possono aiutare a ridurre la pressione arteriosa, specialmente nelle donne in menopausa. Studi hanno dimostrato che l’assunzione di isoflavoni è associata a una riduzione della pressione nei pazienti con ipertensione lieve.

Taurina

La taurina è un aminoacido che svolge un ruolo importante nella regolazione della pressione arteriosa. L’associazione con il magnesio potenzia i benefici sulla salute cardiovascolare. Studi clinici hanno mostrato che l’integrazione con taurina può aiutare a ridurre la pressione sanguigna.

Estratto di aglio

L’estratto di aglio è noto per i suoi effetti benefici sul sistema cardiovascolare grazie al composto solforato bioattivo S-allilcisteina. Una meta-analisi pubblicata su “Journal of Clinical Hypertension” ha evidenziato che l’assunzione di estratto di aglio può ridurre significativamente la pressione arteriosa.

Probiotici

I probiotici possono migliorare la salute intestinale e avere effetti positivi sulla pressione arteriosa. Intervengono sulla disbiosi intestinale, migliorando il rapporto tra Firmicutes e Bacteroides e favorendo la biodiversità dei batteri che producono di butirrato.
Studi hanno dimostrato che l’integrazione con probiotici per almeno 8 settimane può essere efficace, se scelti di buona qualità.
Scopri le 9 caratteristiche di di un buon probiotico.
Attraverso un test fecale del microbiota è possibile capire lo stato di eubiosi dell’intestino e gli equilibri tra le varie famiglie di batteri.
Scopri l’importanza di effettuare una mappatura del microbiota e come riconoscere i sintomi della disbiosi

Approccio personalizzato

La gestione della pre-ipertensione e dell’ipertensione lieve attraverso un approccio nutraceutico può offrire benefici significativi per la salute cardiovascolare. Integrare nella propria dieta alimenti e nutrienti specifici, supportati da evidenze scientifiche, è una strategia efficace per mantenere la pressione arteriosa sotto controllo. Per un approccio personalizzato e approfondito, è sempre consigliabile consultare un professionista della salute. Fissa una consulenza personalizzata per scoprire come integrare al meglio questi rimedi naturali nella tua routine quotidiana e migliorare la tua salute cardiovascolare.

Come scegliere un integratore di magnesio: conoscere i diversi tipi

Molti hanno sentito parlare del magnesio e dei suoi benefici, ma pochi sanno che esistono diversi tipi di magnesio. La scelta del tipo giusto può fare la differenza tra un trattamento efficace e uno inefficace, o addirittura con effetti collaterali. Ecco perché è essenziale conoscere le differenze.
La biodisponibilità del magnesio varia notevolmente in base alla forma chimica in cui viene assunto. Forme legate ad aminoacidi o acidi organici tendono ad avere una biodisponibilità superiore, rendendo il magnesio più facilmente assorbibile e utilizzabile dall’organismo.
Selezionare la giusta forma di magnesio in base alle proprie esigenze può quindi fare una grande differenza in termini di effetti benefici.

Sali organici, sali inorganici e chelati: cosa significa?

I diversi tipi di magnesio sono classificati in base alla molecola alla quale sono legati. Questa molecola di legame può influenzare notevolmente l’assorbimento del magnesio nel corpo.

Sali inorganici: il magnesio è legato a una molecola inorganica (es. ossido).

Sali organici: il magnesio è legato a una molecola organica come un acido (es. citrato).

Chelati: il magnesio è legato a un aminoacido, migliorando notevolmente la sua biodisponibilità.

Forme inorganiche di magnesio

  1. Tipi comuni: le formulazioni inorganiche di magnesio includono il magnesio ossido, carbonato, solfato (Epsom salt) e cloruro. Questi composti sono combinati con anioni inorganici per formare diverse tipologie di integratori.
  2. Biodisponibilità: ueneralmente, le forme inorganiche di magnesio hanno una biodisponibilità inferiore rispetto alle forme organiche. Questo significa che il corpo potrebbe non assorbire e utilizzare efficacemente il magnesio presente in queste formulazioni.
  3. Costo: Un vantaggio significativo delle formulazioni inorganiche è il loro costo inferiore rispetto a quelle organiche. Sono spesso le opzioni più economiche sul mercato.
  4. Uso lassativo: alcune forme, come il magnesio ossido e il magnesio solfato, hanno effetti lassativi pronunciati. Questo le rende utili per chi cerca un sollievo da stitichezza temporanea, ma meno ideali per chi desidera integrare il magnesio per altri benefici per la salute.
  5. Solubilità: la solubilità varia tra le diverse forme. Per esempio, il magnesio solfato (sali di Epsom) è solubile in acqua, mentre il magnesio ossido è meno solubile, il che può influenzare l’assorbimento.
  6. Effetti collaterali gastrointestinali: a causa della loro minore biodisponibilità e solubilità, alcune forme inorganiche di magnesio possono causare effetti collaterali gastrointestinali come diarrea o disturbi di stomaco, soprattutto se assunte in dosi elevate.
  7. Interazioni e assorbimento: alcune forme inorganiche possono interagire con altri minerali e farmaci, influenzando l’assorbimento di questi o del magnesio stesso.

In sintesi, le formulazioni inorganiche di magnesio sono generalmente più economiche e possono avere applicazioni specifiche, come il trattamento della stitichezza. Tuttavia, la loro biodisponibilità inferiore e il potenziale per effetti collaterali gastrointestinali sono fattori da considerare nella scelta di un integratore di magnesio.

Forme organiche di magnesio

  1. Maggiore biodisponibilità: rispetto ai sali inorganici, le formulazioni organiche di magnesio tendono ad avere una biodisponibilità superiore. Ciò significa che il corpo può assorbire e utilizzare il magnesio più efficacemente.
  2. Meno effetti collaterali gastrointestinali: generalmente, questi composti sono meglio tollerati dal tratto gastrointestinale e sono meno probabili di causare disturbi come diarrea, un effetto collaterale comune con alcuni tipi di magnesio inorganico.
  3. Legame con aminoacidi: molti dei composti organici di magnesio sono chelati, il che significa che l’ione magnesio è legato a un aminoacido. Questi includono il magnesio bisglicinato, taurato, e l-treonato. La presenza di aminoacidi può conferire ulteriori benefici per la salute, come un miglioramento dell’assorbimento e una maggiore facilità di trasporto attraverso la parete intestinale e effetti positivi sul sistema nervoso.
  4. Uso specifico: alcune forme organiche di magnesio possono essere più efficaci per scopi specifici. Ad esempio, il magnesio l-treonato è spesso utilizzato per il supporto cognitivo, mentre il magnesio taurato può essere preferito per la salute cardiovascolare.
  5. Stabilità e solubilità: questi composti tendono ad essere stabili e solubili in acqua, contribuendo alla loro efficacia e biodisponibilità.
  6. Costo e disponibilità: i supplementi di magnesio organico possono essere più costosi rispetto alle forme inorganiche, ma la loro maggiore efficacia e tollerabilità possono giustificare il costo aggiuntivo.
  7. Interazioni sinergiche: nei composti chelati, il magnesio e l’aminoacido possono offrire benefici sinergici. Ad esempio, nel magnesio bisglicinato, sia il magnesio che la glicina (un aminoacido calmante) possono contribuire a un effetto rilassante, il che lo rende una scelta popolare per il supporto del sonno e del rilassamento.
  8. Velocità di assorbimento: le formulazioni organiche di magnesio sono spesso assorbite più rapidamente rispetto alle loro controparti inorganiche, il che può fornire sollievo più veloce in certe condizioni, come nel caso di carenze di magnesio o di crampi muscolari.
  9. Minori interferenze con altri minerali: a differenza di alcune forme inorganiche, i chelati di magnesio tendono a interferire meno con l’assorbimento di altri minerali come il calcio e il ferro.In conclusione, le formulazioni organiche di magnesio offrono numerosi vantaggi, tra cui una maggiore biodisponibilità, una migliore tollerabilità e la capacità di fornire benefici specifici a seconda della loro composizione. Questo le rende una scelta efficace e versatile per integrare il magnesio nella dieta quotidiana.

Tipi di magnesio inorganico: caratteristiche e biodisponibilità

1. Magnesio Ossido:

  • Descrizione: Forma inorganica del magnesio.
  • Funzione: Spesso utilizzato come lassativo.
  • Biodisponibilità: Relativamente bassa.

2. Magnesio Carbonato:

  • Descrizione: Sale inorganico del magnesio.
  • Funzione: Spesso utilizzato come antiacido
  • Biodisponibilità: Moderata. Nel contatto con l’acido dello stomaco, si trasforma in magnesio cloruro.

3. Magnesio Solfato:

  • Descrizione: Nota anche come sale inglese (sale di Epsom)
  • Funzione: Usato come lassativo e in soluzioni iniettabili. Ha proprietà rilassanti muscolari.
  • Biodisponibilità: Bassa se assunta per via orale, poiché può avere un forte effetto lassativo. Si può usare come sale nella vasca da bagno.

4. Magnesio Cloruro:

  • Descrizione: Composto inorganico formato da magnesio e cloro.
  • Funzione: Utilizzato per aumentare i livelli di magnesio nel corpo, può anche avere effetti benefici sulla digestione.
  • Biodisponibilità: Buona, ma può avere effetti lassativi in alcune persone.

Tipi di magnesio organico/chelato: caratteristiche e biodisponibilità

5. Magnesio Citrato:

  • Descrizione: Sale organico derivante dalla combinazione del magnesio con l’acido citrico.
  • Funzione: Popolare per il supporto digestivo e come alcalinizzante
  • Biodisponibilità: Buona biodisponibilità e assorbimento.

6. Magnesio Orotato:

  • Descrizione: Sale organico legato all’acido orotico.
  • Funzione: Favorisce la produzione di DNA e RNA.
  • Biodisponibilità: Biodisponibilità ottimale.

7. Magnesio Bisglicinato:

  • Descrizione: Chelato di magnesio legato a due molecole dell’aminoacido glicina.
  • Funzione: Favorisce la salute muscolare e nervosa.
  • Biodisponibilità: Alta, grazie alla presenza della glicina che facilita l’assorbimento intestinale.

8. Magnesio Pidolato:

  • Descrizione: Magnesio legato all’acido pidolico.
  • Funzione: Utile per il metabolismo energetico e la formazione di ATP.
  • Biodisponibilità: Buona, grazie alla piccola dimensione della molecola pidolato.

9. Glicerofosfato di Magnesio:

  • Descrizione: Magnesio legato al glicerofosfato.
  • Funzione: Supporta il metabolismo energetico e la funzione neuronale.
  • Biodisponibilità: Buona, con un’azione prolungata nell’organismo.

10. Magnesio Lattato:

  • Descrizione: Sale organico derivante dalla combinazione del magnesio con l’acido lattico.
  • Funzione: Utile per regolare l’equilibrio acido-base nel corpo.
  • Biodisponibilità: Superiore rispetto ad altre forme inorganiche.

11. Magnesio Malato:

  • Descrizione: Una combinazione di magnesio e acido malico, una sostanza trovata naturalmente in frutta e verdura, specialmente nelle mele.
  • Funzione: Spesso usato per alleviare la fatica e migliorare l’energia, grazie alla partecipazione dell’acido malico nel ciclo di Krebs (un ciclo chiave nella produzione di energia cellulare).
  • Biodisponibilità: Alta, rendendolo efficace per l’integrazione di magnesio.

12. Magnesio Aspartato:

  • Descrizione: Un sale di magnesio dell’acido aspartico, un amminoacido naturale.
  • Funzione: Utilizzato per la sua efficienza nell’ottimizzazione dell’energia cellulare.
  • Biodisponibilità: Considerata alta, è una delle forme di magnesio meglio assorbite.

13. Magnesio Treonato:

  • Descrizione: Sale di magnesio legato all’acido L-treonico, derivato dalla metabolizzazione della vitamina C.
  • Funzione: È noto per la sua capacità di penetrare la barriera ematoencefalica, quindi può supportare la funzione cognitiva e la salute del cervello.
  • Biodisponibilità: Alta, in particolare nel raggiungere alte concentrazioni nel tessuto cerebrale.

Conclusioni

La varietà di tipi di magnesio può rendere difficile la scelta del prodotto giusto. Tuttavia, armati delle giuste informazioni e con il consiglio di un professionista, è possibile individuare il magnesio più adatto alle proprie esigenze per massimizzare i benefici e minimizzare gli effetti collaterali.
Inoltre, è essenziale ricordare che mentre il magnesio ha una serie di benefici salutari, come qualsiasi altro integratore, è essenziale non eccedere le dosi raccomandate. Un eccessivo apporto di magnesio può causare effetti collaterali come diarrea, crampi allo stomaco e disturbi elettrolitici. La chiave è l’equilibrio.

Per approfondire l’importante ruolo di questo minerale per l’organismo e i sintomi di una possibile carenza, ti invio a leggere l’articolo: “Il Magnesio: il minerale indispensabile per il nostro benessere

Il Magnesio: il minerale indispensabile per il nostro benessere

Il magnesio è uno dei minerali essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo. Nonostante la sua importanza, spesso viene trascurato, causando un ampio ventaglio di problemi di salute. Ma quali sono esattamente i benefici del magnesio e come possiamo assicurarci di averne abbastanza?

RUOLO FONDAMENTALE NELL’ORGANISMO

Il magnesio svolge un ruolo cruciale in oltre 300 reazioni enzimatiche nel corpo.

Ecco alcune delle principali funzioni del magnesio:

  • Produzione di energia: Il magnesio è essenziale per la conversione di glucosio in energia.
  • Sintesi proteica: Aiuta nella formazione di proteine da amminoacidi.
  • Funzione neuromuscolare: Regola la trasmissione degli impulsi nervosi e la contrazione muscolare.
  • Salute ossea: Circa il 60% del magnesio nel corpo si trova nelle ossa.
  • Regolazione del calcio, potassio e sodio: Il magnesio aiuta a equilibrare questi minerali, fondamentali per la salute cardiaca, muscolare e nervosa.

IL MAGNESIO E IL SISTEMA NERVOSO

Uno dei principali benefici del magnesio è il suo ruolo nel sistema nervoso. Il magnesio aiuta a stabilizzare le membrane delle cellule nervose e a ridurre l’eccitabilità dei nervi, contribuendo a mantenere il sistema nervoso rilassato.

Il magnesio è coinvolto in numerosi processi biochimici che regolano la funzione neuronale e la trasmissione degli impulsi nel cervello.

  1. Regolazione della Neurotrasmissione: Il magnesio regola la trasmissione degli impulsi nervosi inibendo l’azione dei canali del calcio sulle cellule nervose. Questa azione inibitoria previene l’eccessiva eccitazione neuronale, aiutando a mantenere i neuroni in uno stato di “riposo” fino a quando non ricevono un segnale adeguato per attivarsi. Un eccesso di eccitazione neuronale può portare a danni ai neuroni, un fenomeno noto come eccitotossicità. Studi hanno dimostrato che il magnesio può proteggere il cervello da questo tipo di danno.
  2. Stress e Ansia: Il magnesio ha un effetto calmante sul sistema nervoso e può aiutare a ridurre i livelli di stress e ansia. La sua carenza è stata associata a un aumento della risposta allo stress e a sintomi ansiosi. Un studio pubblicato nel Journal of Neurophysiology ha mostrato che i supplementi di magnesio possono ridurre i sintomi dell’ansia.
  3. Neuroplasticità: La neuroplasticità si riferisce alla capacità del cervello di ristrutturarsi e adattarsi. Il magnesio è stato collegato al rafforzamento della neuroplasticità, in particolare nelle regioni del cervello associate all’apprendimento e alla memoria. La ricerca ha suggerito che un maggiore apporto di magnesio potrebbe migliorare la capacità cognitiva e la memoria.
  4. Sonno e Ritmo Circadiano: Il magnesio influisce sulla regolazione del ritmo circadiano del corpo e può aiutare a migliorare la qualità del sonno. Una sua adeguata quantità può regolare la produzione di melatonina, un ormone essenziale per il sonno.

Considerando l’importanza del magnesio per il sistema nervoso, è fondamentale garantire un apporto giornaliero adeguato di questo minerale, sia attraverso la dieta che attraverso l’integrazione, se necessario. Un deficit di magnesio, come mostrano questi studi, può avere impatti notevoli sulla salute cerebrale e sulla funzione neurologica.

SINTOMI DI CARENZA DI MAGNESIO

La carenza di magnesio, anche se non è comune a causa dell’ampia disponibilità di questo minerale in molti alimenti, può manifestarsi attraverso vari sintomi. Di seguito sono elencati alcuni dei sintomi più comuni associati a una carenza di magnesio:

  1. Crampi muscolari e spasmi: Una carenza di magnesio può portare a contrazioni involontarie dei muscoli, specialmente quelli delle gambe.
  2. Affaticamento e debolezza: Il magnesio è essenziale per la produzione di energia, quindi una sua carenza può causare stanchezza.
  3. Irregolarità del ritmo cardiaco: Il magnesio aiuta a regolare l’attività elettrica del cuore, e una sua carenza può portare a aritmie.
  4. Tremori e contrazioni muscolari: Questi possono essere dovuti a un’attività nervosa irregolare causata dalla carenza di magnesio.
  5. Nausea e vomito: Questi possono essere tra i primi sintomi di una carenza.
  6. Perdita di appetito: Alcune persone potrebbero non sentirsi affamate quando hanno bassi livelli di magnesio.
  7. Numbness e formicolio: Questi sintomi possono essere dovuti a un’alterata funzione nervosa.
  8. Alterazioni dell’umore: Irritabilità, ansia e addirittura attacchi di panico possono essere collegati a bassi livelli di magnesio.
  9. Osteoporosi: Il magnesio è fondamentale per la salute delle ossa e una sua carenza può portare a una ridotta densità ossea.

FATTORI CHE COMPROMETTONO L’ASSORBIMENTO DEL MAGNESIO

Ci sono vari fattori che possono ridurre l’assorbimento di magnesio o aumentare la sua escrezione. Alcuni minerali tossici, come il mercurio, il piombo e l’alluminio, possono antagonizzare il magnesio. Anche una dieta ricca di grassi, zucchero e sodio può compromettere l’assorbimento del magnesio.

IL MINERALOGRAMMA

Il mineralogramma o analisi del capello, è un test che consente di misurare la quantità di magnesio presente all’interno delle cellule. Questo test offre una panoramica dettagliata della presenza di magnesio, permettendo una valutazione accurata e tempestiva di eventuali carenze.

Per saperne di più sull’importanza di questo test, vai alla pagina del sito che spiega nel dettaglio il mineralogramma oppure puoi acquistare nell’area shop il pacchetto per fare prevenzione!

ALIMENTI RICCHI DI MAGNESIO

Il magnesio è presente in una varietà di alimenti. Consumare una dieta equilibrata e varia può aiutare a garantire un adeguato apporto di questo minerale essenziale. Ecco alcuni alimenti ricchi di magnesio:

  • Semi di zucca: Una delle fonti più ricche di magnesio
  • Frutta a guscio come mandorle, noci e nocciole
  • Legumi come lenticchie, ceci e fagioli neri
  • Cereali integrali come l’avena e il riso integrale
  • Pesce, in particolare il salmone
  • Spinaci e altre verdure a foglia verde
  • Banane
  • Cioccolato fondente
  • Avocado

INTEGRATORI: DIVERSI TIPI DI MAGNESIO

Esistono diversi tipi di magnesio, che differiscono in base al trasportatore o molecola che li lega. Queste diverse forme di magnesio hanno effetti differenti nel corpo e ne determinano una maggior o minore biodisponibiltà e di conseguenza efficacia. Leggi questo articolo di approfondimento per aiutarti a scegliere la forma più adatta alle tue esigenze: “Come scegliere un integratore di magnesio: conoscere i diversi tipi

CONCLUSIONI

La comprensione del ruolo del magnesio nel corpo e dei segnali di carenza può aiutare a prevenire molte problematiche di salute. Assicurati di avere abbastanza magnesio nella tua dieta e, se sospetti una carenza, parla con un professionista della salute.